Quali Piante Offrono la Migliore Resa e Come Estrarle al Meglio
Quando si parla di distillare per l'estrazione di oli essenziali da diverse piante, ci siamo mai chiesti quali fattori influenzano realmente l’efficacia del processo? È sorprendente come la specie vegetale, la freschezza del materiale e il metodo di distillazione possano fare la differenza. Gli estrattori e distillatori per oli essenziali rappresentano oggi un metodo ideale per ottenere prodotti puri e completi in corrente di vapore, se impiegati con attenzione alle caratteristiche della pianta in uso.
1. Lavanda (Lavandula angustifolia)
Come fare olio essenziale di lavanda? e le proprietà oli essenziali tabella! La lavanda, una delle piante più apprezzate, è famosa per la sua elevata resa. Infatti, utilizzando un estrattore di buona qualità, è possibile ottenere fino a 1-1,5 kg di olio essenziale da circa 100 kg di materiale vegetale fresco. Questo si traduce in una resa sorprendente di circa 1-1,5%. La lavanda è una delle piante che richiede temperature moderate e una bassa pressione, il che mantiene inalterati i principi attivi volatili, producendo un olio essenziale ricco di linalolo e acetato di linalile, fondamentali per le sue proprietà calmanti.
2. Rosmarino (Rosmarinus officinalis)
Il rosmarino produce oli essenziali dalle proprietà stimolanti e tonificanti. La resa di olio essenziale di rosmarino è generalmente inferiore rispetto alla lavanda, tra 0,5% e 1% del peso del materiale fresco. La distillazione a bassa pressione aiuta a estrarre composti come cineolo, canfora e borneolo in quantità ideali.
3. Menta piperita (Mentha piperita)
La menta piperita offre una resa relativamente buona, con un’estrazione media di circa 0,7-1% dal peso del materiale fresco. Utilizzando distillatori con controllo di temperatura e pressione, l’estrattore riesce a catturare un elevato contenuto di mentolo, il componente principale che dà all’olio essenziale di menta le sue proprietà rinfrescanti e digestive.
4. Rosa (Rosa damascena)
La rosa damascena è una delle piante più pregiate e complesse per quanto riguarda la resa: la quantità di olio essenziale estratto è infatti molto bassa, spesso inferiore allo 0,03% del peso del materiale fresco. Questo significa che servono migliaia di petali per ottenere anche solo pochi millilitri di olio essenziale. Tuttavia, estrattori di qualità riescono a catturare l’intero spettro aromatico di questa pianta delicata, valorizzando componenti come geraniolo e citronellolo.
5. Eucalipto (Eucalyptus globulus)
L’eucalipto produce una quantità di olio essenziale generalmente buona, tra 1% e 2% del peso della pianta fresca. La distillazione di questa pianta, grazie agli estrattori a bassa pressione, permette di ottenere un olio essenziale ricco di eucaliptolo (1,8-cineolo), rinomato per le sue proprietà decongestionanti e antisettiche.
6. Tea Tree (Melaleuca alternifolia)
Il tea tree è un’altra pianta che offre una resa elevata, variabile tra 1% e 2%. Il processo di estrazione, se ben calibrato, permette di mantenere le qualità antisettiche del tea tree, ricco di terpineolo e altri composti attivi.
Resa, Piante e Tecniche per Oli Puri e Completi
La resa di oli essenziali varia notevolmente non solo da pianta a pianta ma anche in base alla qualità dell’estrattore e alle sue impostazioni. Un buon estrattore permette di mantenere il più possibile intatte le proprietà terapeutiche, poiché consente di impostare una pressione e una temperatura basse, essenziali per non alterare gli aromi e i principi attivi degli oli. Per chi desidera estrarre oli essenziali di qualità, investire in un estrattore di alta gamma è fondamentale: i risultati ottenuti saranno più ricchi e fedeli all’aroma originale delle piante, offrendo anche una maggiore resa.